Per chi si cimenta nel lavoro di copia dal vero, la prima cosa da fare imparare a vederla. Il metodo di insegnamento seguito ancora oggi nella scuola, quali licei artistici, istituti d’arte e accademie di belle arti, perpetua l’esempio dei primi maestri privilegiando il gesso le correzioni ed i suggerimenti attraverso la dimostrazione artistica e personalizzata. Questo metodo dovrebbe favorire l’apprendimento della figura, dell’ornato e del modellato e allargare la cultura generale degli allievi, preparandoli a successivo studio specializzato della pittura, scultura ed altro.

Con il triennio l’allievo dovrà imparare a guardare con crescente interesse i modelli da riprodurre e se stesso. Non solo la propria immagine riflessa nello specchio ma tutto ciò che l’occhio riesce a cogliere; le mani i piedi ecc…
Via via che l’osservazione, che normalmente avviene in materia distratta e inconscia diventa più funzionale e cosciente, l’allievo sviluppa la capacità di vedere, il proprio corpo e tutto quello che lo circonda con percezione più analitica considerando i volumi e i supporti dimensionali. In questo processo di apprendimento la memoria ha un ruolo importante. Dopo aver fissato le fasi espressive, nella memoria, sarà facile ritrovare l’immagine come un fotogramma impresso nella pellicola. Gli interventi tecnico coloristico sono parte integrante di dette fasi. All’interno della ricerca grafica, è sempre inserita l’analisi ed il rapporto luce-ombra sia con la grafite- matita che con tecnica coloristica